Ventuno tesserati colpiti dopo la trasferta di Genova, il club chiede il rinvio della partita di ritorno contro la Sampdoria.
La Salernitana è stata colpita da un grave episodio di intossicazione alimentare che ha coinvolto ventuno tesserati, tra calciatori e membri dello staff. L’episodio si è verificato al rientro dalla trasferta di Genova, dove la squadra aveva disputato il play-out d’andata di Serie B contro la Sampdoria, perso per 2-01. Durante il volo charter di ritorno verso l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, diversi membri del gruppo squadra hanno iniziato a sentirsi male. All’arrivo, è stato necessario l’intervento di ambulanze per trasportare le persone coinvolte in ospedale.
La causa sospetta e le conseguenze immediate
Il sospetto principale è che si sia trattato di un’intossicazione alimentare, presumibilmente causata da un pranzo al sacco a base di riso consumato nella città ligure. Sull’accaduto sono state rilasciate dichiarazioni alla Polizia per avviare gli accertamenti del caso. Nonostante molti dei tesserati siano stati dimessi tra la notte e la mattinata successive, otto dei ventuno colpiti erano calciatori. Attualmente, giocatori e staff rimangono sotto osservazione medica per le prossime 48 ore, e alcuni dovranno seguire una terapia farmacologica. La prognosi per coloro che hanno ricevuto cure sanitarie varia dalle 48 alle 72 ore. A causa della grave situazione, l’allenamento della squadra previsto per il giorno successivo all’incidente è stato annullato, e nessun giocatore è potuto scendere in campo al centro sportivo.
La richiesta di rinvio del match cruciale
La società, U.S. Salernitana 1919, ha comunicato ufficialmente l’annullamento dell’allenamento e ha subito attivato tutte le procedure necessarie a tutela della salute dei propri tesserati. Di fronte alla gravità della situazione e all’incapacità di gran parte della squadra di riprendere la preparazione, il club ha inoltrato una richiesta formale alla Lega Nazionale Professionisti B (LNPB) per il rinvio della partita di ritorno contro la Sampdoria.
Il match era originariamente in programma per venerdì 20 giugno allo stadio Arechi2, ma la Salernitana ha suggerito date alternative come il 22 o 23 giugno. L’amministratore delegato Maurizio Milan ha espresso il profondo disagio del club: “Siamo sinceramente provati per quanto accaduto e dalla serie di avvenimenti che rischiano di minare il regolare e sereno avvicinamento della Salernitana agli ultimi e fondamentali minuti della stagione”.
Ha aggiunto che molti calciatori e membri dello staff “non sono in grado neppure di presentarsi al centro sportivo per riprendere la preparazione”, esprimendo fiducia nella disponibilità degli organismi preposti ad accertare le cause e a considerare la serietà della situazione.
Le reazioni e le ipotesi scientifiche
La richiesta di rinvio ha ricevuto il sostegno pubblico. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha espresso i migliori auguri per un rapido ristabilimento dei tesserati e ha chiesto un “rapido e severo accertamento delle cause e delle eventuali responsabilità del gravissimo episodio”. Ha inoltre esortato gli organismi sportivi ad accogliere la richiesta di rinvio per tutelare l’incolumità fisica degli atleti e la regolarità della competizione. Anche il direttore sportivo granata, Valentini, ha sottolineato l’importanza della salute dei componenti della squadra, affermando che con “tutto lo staff e otto giocatori fuori uso”, si spera di affrontare la “partita dell’anno” con il massimo delle forze e della regolarità.
La Salernitana attende ora la decisione della Lega B, mentre la salute dei suoi tesserati resta la priorità assoluta in vista di un appuntamento cruciale per la stagione.